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MEDICINA INTERNA


 

http://www.nlm.nih.gov/


 

TERAPIA DELL’INFARTO


 

  1. Meperidina: ha effetto atropina simile determinando aumento della conduzionea livello del NAV nodo atrio ventricolare  (Keith Flack) (25-50 mgev.)
     
  2. Morfina : 10 mg (1 fl.)diluita in 10-20 ml di soluzione salina ev. im . ( 2 cc per volta scal bisogno ).
     

La morfina viene associata ad atropina che ne riduce  gli effetti bradicardizanti ed alla sparteina che ne riduce gli effetti depressivi sul s.n.c.

  1. B-BLOCCANTI: le catecolamine circolanti sono aumentate nell’infartuato peruna reazione neuroendrocrina allo stress
  2. CA++ANTAGONISTI :
  3. NITRODERIVATI:nitroglicerina \ 5-10MG IN 500 ml ; 1 ml\min (infusione lenta 20gtt\ min) ovvero cpr da 10mg  sublinguale

PROFILASSI E TERAPIA DELLE ARITMIE:

Il cuore agisce lavorando lungo una curva di funzione  lunghezza\tensione (legge di Frank Starling)

TROMBOLISI

La streptochinasi e l’UROCHINASI  sono i principali trombolitici ; la UROCHINASI  agisce direttamente, a differenza della streptochinasi che deve essere prima attivata  , e più rapidamente ossia con minor latenza  sul plasminogeno attivando la plasmina e lo stesso meccanismo vale per l’rTPA (attivatore tessutale del plasminogeno sintetizzato in vitro con la tecnica dell’RNA ricombinante) di cui però in circolo ne esiste un inibitore ma che presenta una efficacia clinica 10 volte superiore alla urochinasi.

Limiti\vantaggi :

  1. SK  [streptase]
     

2   UK   [ukidan]

3 rTPA

N.B. la SK e l’UK spesso causano riduzione delle resistenze periferiche al flusso con riduzione della P.A.  ; per ridurre il rischio di emorragie periferiche  si tenta di infondere la SK direttamente nele coronarie occluse (trombolisi diretta in corso di coronariografia ) altri sconsigliano tale trattamento  che preclude la possibilità di eseguire una PTCA in urgenza che sembrerebbe avere maggiore efficacia clinica anche se un maggiore tasso di mortalità . Sia la trombolisi endovenosa che quella diretta hanno maggiore efficacia clinica se eseguite precocemente ( entro 4 h dall’esordio della sintomatologia) .

Oggi si è soliti somministrare un unico bolo di SK o UK in 1 h ( 1.500.000 UI) ; la velocità di infusione sembra incidere sulla efficacia della SK ; quanto + i vasi sono pervi (aperti) tanto migliore è lo stato del ventricolo infartuato ( performance miocardica ).

La frazione di eiezione (FE)indice della performance miocardica esprime la quota % di sangue ventricolare (telediastolico )  erogata ad ogni sistole [volume telediastolico-volume telesistolico %] essa come tale  è il parametro più indicativo della funzione del miocardio (indice predittivo \ prognostico) .FE = vol.telediastolico-volume telesistolico x 100\ volume telediastolico (%)

In pazienti trattati aumenta la % di rischio di recidiva infartuale o di angina  per la permanenza di placche ATS ; per tale ragione oggi si preferisce ricorrere alla coronariografia precoce  associata ad angioplastica coronarica. A scopo rofilattico il paziente può anche essere trattato con eparina e salicilati che inibisce  il trombossano potente aggregante piastrinico ASA = 300mg\die (cardioaspirina da 125mg \12 h dose di attacco poi 125 mg\die dose di mantenimento).

Il trombolitico somministrato tardivamente può non essere efficace pur avendo effetto sull’infarcimento emorragico perinfartuale.

TERAPIA ANTIARITMICA

  1. Alterazionedella formazione dell’impulso (funzione batmotropa)
  1. Alterazionedella conduzione (funzione dromotropa)
  1. Alterazionedel ritmo (funzione cronotropa)
  1. Aritmiedi tipo 1 associate con quelle di tipo 2 che esitano in quelle ditipo 3

Favoriscono la insorgenza di aritmie ventricolarI FATALI :

  1. SPASMOCORONARICO
  2. RIPERFUSIONEDOPO SPASMO
  3. TROMBOSIPIASTRINICA
  4. EMBOLIPIASTRINICI

CLASSIFICAZIONE DEI FARMACI ANTIARITMICI

  1. CLASSEI A :CHINIDINOSIMILI : agiscono sulla fase zero del potenziale di azione dimembrana riducendo la fase di depolarizzazione (rallentandola ,usati nelle tachiaritmie )
  1. CLASSEI B :LIDOCAINA SIMILI [aprindina] : agiscono riducendo la durata della fase 3 delpotenziale di azione aumentando la conduttanza del K+ e quindifavorendo la ripolarizzazione di membrana. Secondo altri autori piùaccreditati inibirebbero la pompa sodio potassio e pertantoprolungherebbero la durata del potenziale di azione inibendo lapenetrazione del Na+ nelle cellule miocardiche e la fuoriuscita delK+ contro gradienti elettrochimici aumentando il periodo direfrattarietà relativa del miocardio : la fase tre della onda spikedel potenziale è quella successiva al plateau da fuoriuscita di  Ca++ dal miocardio (N.B. la fase due del potenziale di azione o fase   di ripolarizzazione per le cellule del miocardio consta di tre fasi: ripolarizzazione con fuoriuscita di Cl- e plateau con fuoriuscitadi Ca++ , refrattarie assoluta con penetrazione di K+ per gradienteelettrochimico e refrattarietà relativa con attivazione della pompasodio potassio per ristabilire il potenziale di riposo di –55MeV); per tale ragione viene usata tale categoria di farmaci negliarresti cardiaci in asistolia associati all’adrenalinaintracardiaca che trasforma l’arresto asistolico in fibrillante sucui poi tali farmaci esplicano azione euritmizzante ristabilendo ilritmo sinusale. (aumentano il periodo di refrattarietà assoluto dimembrana ossia quello in cui la membrana non si depolarizza constimoli subliminari)
  1. CLASSEI C : ANALOGHIDELLA PROCAINAMIDE
  1. CLASSEII : B-BLOCCANTI
  1. CLASSEIII : aumentanola durata del potenziale di azione con farmacodinamica non bendefinita:
  1. CLASSEIV :CALCIOMODULATORI : agiscono inibendo i pori del calcio nella fase delplateau e prolungando la fese di ripolarizzazione del potenziale diazione :

La I fase postinfartuale è la principale causa di morte improvvisa preospedalira da fibrillazione ventricolare ;

Nella II fase generalmente insorge una tachicardia ventricolare :

TERAPIA DELLA TACHICARDIA VENTRICOLARE :

  1. Mexiletina: ha sosiuito la lidocaina anche come anestetico locale
  2. Lidocaina: in soluzione al 2% ( 50-100mg im o ev in bolo e poi infusionelenta a 2-4-mg \ min)
  3. Amiodarone: fl 150 mg ( 2 fl in bolo ev in 10 min = 300mg)

[ lidocaina + mexiletina ]

TERAPIA DELLE TACHIARITMIE SOPRAVENTRICOLARI

Ia : chinidina,  procainamide , disopiramide

Ic : propafenone , fleicanide

Inotropi negativi

  1. fortiinotropi negativi
  1. modestieffetti inotropi negativi
  1. scarsoeffetto inotropo negativo

Inotropi positivi

Farmaci che allungano il periodo di refrattarietà dei fasci anomali

Ia : chinidina,  procainamide , disopiramide

Ib : Lidocaina e mexiletina

Farmaci che riducono il periodo di refrattarietà dei fasci anomali

DIGITALE E BRETILIO

TERAPIA DELL’INFARTO [OGGI PREFERIBILMENTE DOMICILIARE ]

  1. Meperidina50 mg ev.
     
  2. Morfina5-10 mg im o ev
  3. Strofantina1\8 mg ev
  1. Isosorbidedinitrato (carvasin) 1cpr sublinguale
  2. Nitroglicerina10 mg in 500cc fisiologica allo 0,9% (ipertonica clorurata) o allo0,45 % (fisiologica isotonica)
  1. Lidocaina(xilocaina) 2% 5 cc nel deltoide
  1. Sko Uk  200.000 UI in 15 min.   poi
  2. Sko Uk 1.200.000 UI in 90 min
  1. Eparinacalcica 25.000 UI\die 0.2 o 0.5 ml X 2-3 volte pro die sc ; eparinasodica 5.000 UI in bolo poi 6000 UI ogni 8-12 h in infusione lentaev.
  2. ASA300 mg \die poi come profilassi  125mg\die


TERAPIA DELLE VASCULOPATIE ATEROTROMBOTICHE  


CARDIOPATIA ISCHEMICA


CORONARIOPATIE


ANGINA PECTORIS


TERAPIA DELL’ANGINA


PERICARDITE


ECOCARDIOGRAFIA


SCOMPENSO CARDIACO


SINCOPE


S. DI BARTTER [ ALCALOSI IPOKALIEMICA ]


ALTERAZIONI DELL’EQUILIBRIO ACIDO BASE


DIARREA


GINECOMASTIA


ACIDOSI TUBULARE RENALE


EMBOLIA POLMONARE [CUORE POLMONARE ACUTA]


IPERTENSIONE ARTERIOSA


COARTAZIONE DELL’ISTMO DELL’AORTA


IPERTENSIONE NEFROVASCOLARE


PATOLOGIE AUTOIMMUNITARIE DI ORGANO


VASCULITI


LIVEDO RETICULARIS


CRIOGLOBULINEMIE


CONNETTIVITI


LES


SNDROME DI MOSKOVIZ


MALATIE EMORRAGICHE


EMOFILIA A



SINDROMI MIELOPROLIFERATIVE


POLIGLOBULIA


TROMBOCITEMIA ESSENZIALE


MIELOMA MULTIPLO


PLASMOCITOMA


LEUCEMIA A CELLULE CAPELLUTE


ANEMIA


CASO CLINICO I


CASO CLINICO II


CASO CLINICO III


ANORESSIA NERVOSA


MONONUCLEOSI INFETTIVA


AIDS


ASMA BRONCHIALE



GERIATRIA


DEMENZE SENILI


MENINGOENCEFALITI


MORBO DI PAGET


CA TIROIDE


TERAPIA MEDICA DELL’ULCERA GASTRICA


SINDROMI POSTGASTRECTOMIA


ITTERO BENIGNO


EMOCROMATOSI


CIRROSI POSTALCOLICA


CIRROSI BILIARE PRIMITIVA


IPERTENSIONE PORTALE


NUTRIZIONE CLINICA


IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE


TERAPIA MEDICA DELLE DISLIPIDEMIE


OBESITA’


DIABETE


DIABETE I


TERAPIA MEDICA DEL DIABETE


ANTIDIABETICI ORALI   





Napoli 21 Giugno 1089

Review 2023

F.To Dr. Alessandro Finelli MD-PhD

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